di marilyn monroe esiste il mito, non la persona in carne e ossa. quella sembra non essere esistita…gli autori immaginano che l’attrice sia sopravvissuta alla fatale notte del 4 agosto 1962, scegliendo poi di tagliare i ponti con il mondo dello spettacolo. in questa realtà alternativa marilyn, nata nel 1926, è dunque novantenne e vive appartata. un giornalista italiano le propone un’intervista e sorprendentemente la ottiene, dopo decenni in cui la protagonista aveva rifiutato ogni contatto col mondo esterno. l’intervista si rivela una sorta di testamento spirituale. una marilyn resa più saggia e distaccata dagli anni ripercorre, con tenerezza e nostalgia, alcuni episodi della propria biografia.’goodbye, marilyn’ parla della condizione femminile, dello star system, e più in generale di un periodo storico segnato da grandi speranze e grandi tragedie.e’ il racconto di una donna dal carisma unico, che si arrampica con coraggio e spregiudicatezza per arrivare alla vetta del successo. e poi, dopo essere stata attorniata da folle plaudenti, ancora giovane e bellissima cade nel suo abisso da sola.